Infiltrazione di acqua nell'abitacolo

Un aggiornamento: dopo aver sigillato il tetto apribile anteriore, pare che l'infiltrazione di acqua nell'abitacolo è cessata, malgrado il diluvio persistente. Quindi dipende dal tetto apribile anteriore, ed in particolare dal tubo di scarico lato passeggero. Ho distaccato l'imperiale ed ho ispezionato il primo tratto del tubo, che risulta regolarmente attaccato allo scarico del tetto apribile e si presenta perfettamente asciutto. Poi il tubo entra in un foro della lamiera per discendere in uno dei due montanti anteriori e da lì non è più ispezionabile. Quindi la perdita deve essere più in basso, all'interno del montante fino alla linea di cintura. Un bel problema. Sempre che sia possibile ispezionarlo lungo il suo decorso nel montante, è necessario togliere i rivestimenti di entrambi i montanti, in quello più anteriore ci sono gli airbag, e con ogni probabilità va staccata anche la plancia. Decisamente non è un lavoro alla mia portata, ed ho paura che non sia neppure alla portata di un'officina/carrozzeria autorizzata, data la rarità del tetto apribile (non deve essere un caso che sulla Meriva B il doppio tetto apribile non è più disponibile).
Data la sommatoria di magagne di per sé non terribili ma che di terribile hanno la portata dei lavori che comportano per il ripristino (includo il malfunzionamento del clima elettronico, anch'esso probabilmente risolvibile solo tramite smontaggio della plancia, la perdita dal serbatoio del liquido lavavetro, che sembra inaccessibile, il periodico ammutolimento del servosterzo elettrico ed il ricorrente cedimento degli alzacristalli elettrici posteriori), la necessità di riverniciare tetto e cofano profondamente deteriorati (pare che questa verniciatura scadente sia una caratteristica tutta Opel), nonché la profonda preoccupazione di aver trovato tutti i connettori elettrici del fianchetto destro fradici e la mia crescente insofferenza per gli angoli morti della visibilità anteriore e per l'andatura caracollante... sto pensando di darla via ad un concessionario così com'è, in cambio di un incentivo immagino abbastanza modesto all'acquisto di un'auto nuova, che rigorosamente non sarà Opel.
E' una decisione molto sofferta. Ho adorato la Meriva A per la sua straordinaria versatilità, l'impareggiabile rapporto tra compattezza esterna e spazio interno, l'affidabilità del motore (benzina) che in quasi 160.000 Km non mi ha mai dato il minimo problema, l'altrettanta affidabilità e dolcezza del cambio robotizzato. L'ho odiata per il fracasso dall'avantreno, che mi ha avvelenato per più di due anni facendomi constatare reiteratamente l'incapacità e la franca disonestà dell'officina del concessionario, prima che trovassi io stesso il sistema di risolverlo trasformando quel supplizio in un motivo di soddisfazione personale. Ma ho detestato anche gli svarioni qualitativi di un'auto che per alcuni aspetti aveva finiture da auto di lusso e per altri faceva più pena di una vecchia auto dell'Est. In un'auto compatta ma dal peso nell'ordine di una tonnellata e mezza, si sarebbe dovuta curare più la qualità che la quantità dei materiali. E troppe volte ho maledetto quei doppi montanti anteriori, da cui sbucava a sorpresa un pedone o un'auto, e gli ondeggiamenti abnormi che sembravano perdite di equilibrio.
Oggi non esiste più un'auto così compatta fuori e spaziosa dentro. La Meriva B e la successiva Crossland hanno solo aumentato a dismisura le dimensioni esterne, come tutti i nuovi modelli Opel. Se manager e progettisti Opel avessero avuto un po' di sale in zucca, avrebbero sviluppato e perfezionato il progetto esistente della Meriva A, mantenendo sostanzialmente la riuscita carrozzeria ma risolvendo i problemi qualitativi, limando il peso eccessivo, lavorando sull'assetto e riducendo l'inclinazione del parabrezza e l'ingombro dei doppi montanti per aumentare la superficie dei cristalli laterali anteriori. Invece niente, dopo pochi anni e quando ancora aveva volumi di vendita importanti, la Meriva A è finita di sana pianta nell'immondizia per far largo a modelli completamente nuovi ma che di nuovo hanno solo gli aumentati ingombri esterni, e la clientela l'ha capito penalizzandoli nelle vendite. Il risultato di questa politica dissennata è che adesso la Opel, dopo i ricorrenti venti di bancarotta, è finita in mano alla Peugeot, che immagino la smantellerà dopo averla depredata del know-how per avere un concorrente in meno.
E così, da una richiesta di aiuto, sono finito ad un de profundis.
Davvero, mi dispiace da morire che dopo quasi 13 anni la mia "Trudy" finisca così.
Potete aiutarmi a salvarla con qualche consiglio che mi incoraggi a risanarla ed a tirare avanti, magari a cose risolte facendoci montare anche un bel GPL per sfanculare i continui blocchi del traffico?
Nella mia vita automobilistica ho sempre avuto problemi dalle auto nuove, tutto sommato la Meriva è stata il male minore, sebbene pure lei ci abbia messo del suo per contribuire alla mia fobia per le auto nuove. Le auto comprate vecchie ed anche vecchissime invece non mi hanno mai tradito, o se qualcosa non va la soluzione è alla portata mia o di qualsiasi meccanico generalista, ma non posso comprarmi l'ennesima auto vecchia.
Domani parto col tetto apribile sigillato. Se ho tempo, mi viene di strada passare alla Toyota per dare un'occhiata alla Yaris ibrida, che è in promozione per chi dà via un diesel, chissà per un benzina... E chissà se da questo topic arriverà un incoraggiamento a non dar via il mio benzina...