la bici e la falsa ecologia

Io sono fondamentalmente uno stradista, però amo particolarmente il mondo della MTB. Il problema è che dalle parti in cui abito, non esistono percorsi da MTB (abito al mare). Per raggiungere zone consone all'uso della MTB devo fare almeno, almeno 40 km, oppure più di mezz'ora di macchina.
Perciò limito molto le mie escursioni in MTB, in particolare da quando è salito così tanto il prezzo dei carburanti.

Naturalmente, non sono l'unico amante della bici a non abitare in mezzo al bosco, ma anzi quasi tutti i bikers che conosco abitano a Roma e sò che anche loro, a meno che non vadano in villa, sono costretti a trasferte in macchina per fare le loro escursioni.
Perciò mi si è accesa una lampadina, mi si è messo in moto un tarlo fastidioso nella testa: pensate a quante centinaia di persone ogni fine settimana mettono in moto le loro macchine per fare almeno 60km (andata e ritorno) per raggiungere i luoghi per fare sport all'aria aperta; sport reputati ecologici come il running il il ciclismo, appunto.
Quindi mi chiedo, è sempre lecito definire lo sport della bici, ecologico?

ma parliamo anche di auto "ecologiche"...AUDI Q7 un carroarmato di 2 tonnellate che con lo start and stop ha le stesse emissioni di una Panda
cmq torniamo a parlare di sport "ecologico" l'unico che conosco si fà sul letto...consumo di luce zero...non ci sono spostamenti...e si gode di più !!!

Definizione di sport:

"L'insieme delle attività svolte costantemente, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie, svolte anche a fini ricreativi o salutari o agonostici."


Dunque:
essere costante...ma quando ci riesci!
se lo fai individualmente...
collettive....
fini agonistici....ma dai!

A meno che non intedessi il "dormire", tutto il resto che fai a letto non è sport.

Ehm per collettive si intende da un numero di 2 persone in su, mio caro antò, per cui quello che si fa a letto va bene!

Mery Enjoy, 16/05/2012 09.02:

---

sport "ecologico" l'unico che conosco si fà sul letto...consumo di luce zero...non ci sono spostamenti...e si gode di più !!!

---

Mica tanto .... se a letto usi il Dexos 2 ti costa ben 13 € la lattina alla OPEL

scuffia, 16/05/2012 11.52:

---

---

Ti prego non mi bannare

io vedo molte società sportive qui nella mia zona che segguono i ragazzi che corrono in bici, l'unica cosa di cui mi sono accorto è che non tutti usano auto ecologiche e anche le persone a bordo non lo sono visto che lasciano di tutto a terra quando devono fare degli interventi alle bici asciugare il sudore o dissetare i ciclisti.
questo spiace ma forse è solo una forma di maleducazione del singolo, che però si riperquote sullo sport che in per se appasiona.
ci vorrebe disciplina anche per gli allenatori, non solo per gli atleti

Hai toccato un tasto dolente.
In un famoso forum di BdC, si dibbatte da tempo su questo malcostume. Il problema è che sebbene tutti condannino l'uso di gettare gli incarti delle barrete energetiche, dei blister di gel di zuccheri e maltodestrine, e quanto altro, in pratica poi in molti lo fanno.

Non è solo un problema di educazione, ma anche di emulazione.
I ciclisti amatori purtroppo tendono troppo spesso ad emulare i professionisti, i quali invece di dare l'esempio, gettano gli scarti dei loro rifornimenti ai lati della strada durante la corsa. E' una pratica comprensibile nelle fasi concitate di un fine gara Pro ma che la federazione dovrebbe comunque vietare.
E comunque, un conto è una gara di pro e un conto è una gara di amatori, o peggio ancora di una semplice uscita di allenamento.
Dovreste vedere cosa si trova nei boschi il giorno dopo una gara MTB. Una cosa vergognosa!

La gente dovrebbe capire che infilare l'involucro usato nella tasca dalla quale l'avevi preso, è un gesto semplice e veloce. Buttarlo in un cestino a fine gara o a casa, sarebbe un segno di grande civiltà.

Secondo me, per correggere le cattive abitudini non c'è nulla di meglio dell'esempio. Anni fà pochissimi amatori usavano il casco (io si, e venivo preso in giro), ma quando la federazione lo rese obbligatorio in gara anche ai Pro (tranne che negli ultimi chilometri delle gare con arrivo in salita), il ciclisti amatori cominciarono ad usarlo. Oggi il 99% dei ciclisti amatori usa il casco anche in allenamento.
Però l'1% che non lo usa, è uno stupido che va contro la propria sicurezza ma non toglie nulla a nessuno (se non i soldi pubblici quando finisce in ospedale). Invece i coglioni che gettano carte dalla bici (ma anche dalla macchina, ne vedo troppo spesso), deturpano l'ambiente fregandosene di chi passerà dopo.
Si può fare molto per sensibilizzare la gente a non farlo anche se sono convinto che ci sarà sempre qualcuno che continuerà a sporcare le strade; purtroppo non esiste propedeutica che funzioni con certe persone! ...a parte il bastone

concordo al 100% e faccio un classico esempio visibile sulle strade cittadine quando ci si ferma ad uno dei pochi semafori rimasti! si vedono montagne di mozziconi di sigarette, pacchetti vuoti accendini etcc... io sono un fumatore, ma non butto mai il mozzicone di sigaretta o la cicca che stavo masticando fuori dal finestrino, uso il portacenere! visto che c'è usiamolo.
con questo non voglio passare da santarellino, anzi tuttaltro! però un pò di rispetto per l'ambiente bene di tutti e d'obbligo

Ciao scuffia!
Bello il tuo post!
Anch'io sono uno di quelli che per fare un po' di mtb dovrebbe percorrere ben 80 km in macchina tra andata e ritorno, dato che la distanza che ho per trovare le prime collinette è di circa 40 mk!
Fortunatamente qui dalle parti di Venezia ci sono la laguna e un bel po' di argini sterrati che soddisfano in parte gli amanti delle "ruote grasse".
In ogni caso, comunque, la tua riflessione vale anche per chi, come me, è 100% strada: se volessi cimentarmi in qualche "tappone dolomitico", dovrei prendere la macchina e arrivare per lo meno a Valdobbiadene, se non addirittura Agordo/Longarone per portarmi sotto al Giau, Staulanza & Co. Fortunatamente col gruppo cerchiamo di limitare i danni, ma comunque sono sempre un paio di auto che circolano e i km percorsi aumentano.
Possiamo vederlo come "sport ecologico" se ci si reca al lavoro in bici, magari tutti i giorni, anche se con la mentalità che c'è qui da noi (spazio doccia/cambio negli uffici, agevolazioni negli orari di lavoro...) la vedo un po' dura!
Comunque è vero: per fare un qualcosa di ecologico si rischia di sminuire il significato stesso e dunque la risposta alla tua domanda è un "più no che si"!
Per le altre considerazioni, le quoto in pieno: dopo il passaggio di una gara, boschi e strade sono sempre "più sporchi"... e poi lo si vede anche dalle immagini del giro: i pro gettano le borracce al vento come fossero carta straccia... (poi tu le vai a comprare della Pinarello o Wilier e ti costano un fottio ): dato che hanno fior di ammiraglie al seguito, perchè non fare un cambio? Ti metti la vuota nel porta borraccia e poi la scambi con quella piena!
Io di mio torno quasi sempre a casa con le cartacce, a meno che non ci sia un cestino: mi sembra il minimo, dato che prima di tutto vienen l'educazione.
Se poi l'esempio venisse "dall'alto", credo che forse qualche risultato si otterrebbe!
'Notte a tutti,
Sandro

s.milan, 25/05/2012 01.40:

---

Ciao scuffia!
(poi tu le vai a comprare della Pinarello o Wilier e ti costano un fottio ): dato che hanno fior di ammiraglie al seguito, perchè non fare un cambio? Ti metti la vuota nel porta borraccia e poi la scambi con quella piena!
Sandro

---

Grazie per l'apprezzamento,

Sulla questione dei pro che gettano le borracce ci sarebbe molto da dire. In verità la maggior parte delle borracce che gettano vegono recuperate dai tanti tifosi lungo la strada (a me è capitato di portarne una a casa...ma non ho mai avuto il coraggio di usarla, mi faceva schifo), però è il gesto che va condannato.
Inoltre se hai ben notato da come volano si capisce bene che le borracce sono piene almeno a metà. Questo significa che i corridori fanno 3/4 belle sorsate e poi le buttano in modo che il loro peso agevoli il lancio oltre la larghezza del gruppo.
Certemente se le vuotassero di più sarebbero necessari meno rifornimenti e quindi meno borracce buttate.
Il costo delle borracce, che per noi poveri e vessati amatori è minimo 4 euro, è per i pro a carico dello sponsor. Non dello sponsor della squadra, intendiamoci, ma del prodotto stesso, ovvero della borraccia, del suo contenuto (sali, integratori, ecc..) o di altri prodotti per l'alimentazione agonistica.

Se le squadre pagassero le borracce stai sicuro che non le getterebbero con tanta noncuranza.
Negli anni 90 per esempio, era uso comune per pro gettare nelle fasi finali della corsa, non solo le borracce ma anche mantelline, alimenti ancora impacchettati, occhiali e addirittura i caschi!
Ora questi oggetti non sono più offerti dagli sponsor e se lo sono, sicuramente vengono contingentati nel corso della stagione agonistica.
Infatti abbiamo visto al Giro di quest'anno, molti gregari recuperare le mantelline dei compagni per riconsegnarle all'ammiraglia.

Bene, tutto questo lungo discorso solo per confermare una cosa che già avevamo detto: i PRO dovrebbero dare l'esempio!
Ma siccome non lo fanno...almeno cominciamo noi.

ciao

Mery Enjoy, 16/05/2012 09.02:

---

ma parliamo anche di auto "ecologiche"...AUDI Q7 un carroarmato di 2 tonnellate che con lo start and stop ha le stesse emissioni di una Panda

---

ancora OT. beh non credo che per costruire la Q7 abbiano prodotto la stessa co2 di una panda... magari consumerà come un pandino ma certamente non è una macchina ecologica ed economica!!

meglio la panda, te lo garantisco .