Ciao Scuffia!
Con il pensiero che la tua situazione si risolva presto, ti dico che condivido in pieno il tuo post!
Avere la possibilità, ma più che altro il tempo per curare la famiglia e la casa credo sia un'opportunità che abbia un enorme valore aggiunto, proprio sotto l'aspetto della qualità della vita.
Mi ricordo quand'ero bambino e mio papà faceva i turni: la settimana delle 14-22 era un po' così perchè magari lo vedevo al volo al ritorno da scuola mentre alla sera ero già a letto, però quando faceva la mattina era tutta un'altra musica!
Questi pensieri mi rattristano, perchè in un futuro so che non potrò essere così presente dato che il mio orario è immancabilmente 8.30-17.30 con mezz'ora di scooterone (45 minuti con Mery) all'andata e al ritorno.
Ti dirò, inoltre, che neppure io disdegnerei l'attività di "casalingo", ovviamente se il reddito della controparte riuscisse a garantire la sussistenza!
Anch'io comunque sento che questi ritmi e questo stile di vita "non mi calzano", e spero che prima o poi qualcosa cambi... Chissà!
Credo, però, che il saper apprezzare questi momenti e il rendersi conto dell'importanza che hanno possa rappresentare un nuovo punto di partenza in un "domani" che si speri arrivi presto.
Di mio generalmente cerco di essere ottimista: un momento critico come lo è questo è un modo per "fare il punto" e può essere utile per renderci conto di quali siano le cose che effettivamente contano e abbiamo "perso". Il tutto nell'ottica di migliorarsi continuamente specie qando arriverà quel domani in cui si ricomincerà di nuovo.
'Notte a tutti e un grande in bocca al lupo ad Antonio!
Sandro