Non alla Camera, ma al Senato

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John P Ryan
00martedì 5 febbraio 2008 16:06

"Non cercherò scappatoie facendomi eleggere all'Europarlamento o alla Camera per ottenere il privilegio dell'immunità" (Salvatore Cuffaro, "Libero", 20 gennaio 2008).

"E chi l'ha detto che candideremo Cuffaro al Senato?" (Michele Vietti, vicesegretario nazionale dell'Udc, "Annozero", 31 gennaio 2008).

"Il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, dopo le dimissioni irrevocabili annunciate ieri, è stato 'ufficialmente' invitato da Pier Ferdinando Casini e da tutta l'Udc a presentarsi in Senato'. A darne notizia è il segretario regionale dell'Udc in Sicilia, Saverio Romano, che ha sentito poco fa al telefono Casini. 'Il giudizio degli elettori - ha detto Romano - sarà l'occasione per avere la fiducia che Cuffaro merita e che non è mai venuta meno" (Adnkronos, 27 gennaio 2008).

(5 febbraio 2008)



Prendo spunto da questa notizia per fare una domanda: chi viene condannato e perde alcuni diritti civili, può essere eletto?
Probabilmente mi sfugge qualcosa...

Paolo
lurapag
00martedì 5 febbraio 2008 16:14
Se un cittadino qualunque viene condannato, può fare (almeno) l'operatore ecologico?

John?
Hai posto una domanda che è di studio da parte della NASA, ma anche loro hanno difficoltà a capirla.
Ora ci sta provando un contadino della Basilicata che alleva maiali. Forse chiedendo a loro (i maiali) ci daranno una risposta.
Sai tra simili...... [SM=g27828]
scuffia
00martedì 5 febbraio 2008 22:00
non che faccia molta differenza, ma cuffaro è stato condannato? a cosa?

E da quando i politici vengono condannati?....mi sono perso qualche cosa, scusate, mi sono distratto, forse ho perso un paio di legislature...

sapete il forum tiene impegnato...

John P Ryan
00mercoledì 6 febbraio 2008 11:23
Da un'intervista fatta a Travaglio, apparsa su www.articolo21.info, estraggo due domande:

Veniamo ad oggi e ad un altro personaggio di cui ti sei spesso occupato: Cuffaro. Il governatore della Sicilia è stato condannato a 5 anni ma alla fine del processo è sembrato ergersi ad eroe, in nome di una “mera” accusa di favoreggiamento semplice senza l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra…
Dal suo punto di vista alla fine ha ragione lui: quando in commissione antimafia siedono due pregiudicati per corruzione, con quale autorità la stessa commissione può chiedere a lui di dimettersi, sulla base di una condanna per un reato meno grave - il favoreggiamento - e soprattutto non definitiva? Quando si afferma che solo le condanne definitive contano e non i comportamenti già emersi nei processi, e quando si stabilisce che poi, anche se arrivano quelle definitive non contano lo stesso - vedi Craxi - alla fine, per quale ragione Cuffaro dovrebbe essere l’unico a dimettersi in questo paese?

Non ci dirai che allora deve restare al suo posto…
Per carità. Per me non c’è discussione. Avrebbe dovuto dimettersi già all’epoca del rinvio a giudizio visto che tutto ciò emergeva non dalla parola dei pentiti ma dalle intercettazioni telefoniche, cioè da fatti già documentati.


Questo dovrebbe chiarire la situazione di Cuffaro.

Paolo

scuffia
00mercoledì 6 febbraio 2008 22:13
Grazie Paolo, puntuale come sempre... [SM=g27811]

Ovviamente la mia era ironia, ma l'articolo mi ha fatto bene (male [SM=g27834] ) lo stesso. Grazie

[SM=x648625]
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